Il volpino italiano è una razza molto antica, presente da tempo immemore sul territorio italiano. Il primo standard del 1913 parla di piccoli cani sotto i 30 cm presenti in tre colorazioni diverse. Bianca, rossa e nera. Dopo anni di oblio, in cui la razza pur rimanendo molto diffusa e ben radicata nel territorio era scomparsa dalla cinofilia ufficiale, le varietà Bianche e Rossa sono state recuperate anche se il lavoro da fare, soprattutto per la varietà rossa è ancora lungo. L’associazione di tutela della razza sta lavorando anche per il riconoscimento e il recupero della varietà nera.

SALUTE: FOCUS PLL

Il volpino italiano è un cane longevo, rustico e molto robusto, come molte razze è però soggetta ad una patologia genetica, la PLL ovvero la lussazione primaria del cristallino, una patologia terribilmente invalidante e dolorosa che porta alla cecità e al rischio di asportazione del bulbo oculare. Fortunatamente questa patologia è monogenica recessiva ed esiste un test sicuro ed affidabile. Grazie al test è possibile individuare i soggetti affetti, i carrier (portatori sani) e i normal (sani non portatori del gene mutato). In una razza rara come il volpino italiano il test ha una duplice importanza. Permette di evitare l accoppiamento tra soggetti carrier che portebbe alla nascita di un 25% di cuccioli destinati ad ammalarsi. Permette anche di utilizzare in riproduzione i soggetti carrier di alto valore zootecnico in tutta sicurezza evitando così di impoverire un patrimonio genetico già limitato. Accoppiando soggetti carrier con soggetti normal non si corre il rischio di far nascere cuccioli malati. Il 50% dei figli di genitori carrier x normal saranno a loro volta carrier e dovranno essere accoppiati con le stesse attenzioni. Il test può essere effettuato già sui soggetti di pochi giorni, per questo sarebbe buona norma che gli allevatori cedano i soggetti figli di cani carrier avendo già effettuato il test della PLL per garantire alle nuove famiglie un acquisto consapevole soprattutto per future cucciolate. Acquistate solo soggetti i cui genitori siano stati testati per la PLL. Come in tutte le razze piccole occorre prestare grande attenzione alla lussazione della rotula. È quindi importante testare presso veterinari accreditati, non basta una visita del veterinario sotto casa, i propri cani prima di pensare ad eventuali cucciolate. UN

CARATTERE FORGIATO DALLA STORIA

Il volpino italiano è da sempre amatissimo da tutte le classi sociali, era il cane di grandi personaggi quali Michelangelo, amato dai nobili, la regina Vittoria è tra le più famose amanti della razza, ma era soprattutto un cane popolano. Godeva di grande notorietà tra i contadini, che ne apprezzavano la rusticità, le ottime doti di guardiano e di cacciatore. Nelle masserie del sud era il fedele compagno di lavoro del cane corso. L ottimo lavoro di guardia che svolgeva sui carri gli è valso l appellativo di cane dei birocciai. Viaggiava a bordo dei carri carichi di merci sorvegliandoli, pronto ad abbaiare in caso di pericolo o di malintenzionati. Poche razze sono riuscite ad adattarsi perfettamente alla vita moderna in città e appartamento come cane da compagnia mantenendo inalterate le proprie doti ancestrali. Il volpino italiano grazie alla sua vivacità ed esuberanza si dimostra particolarmente vocato a discipline sportive come l agility, la rally o la dog dance. Anche discipline più impegnative come il canicross sono adatte al volpino italiano nonostante la piccola taglia. La versatilità di questi cani li rende adatti sia alla vita in appartamento che in campagna, sia a famiglie giovani e dinamiche che a persone anziane. Equilibrato e paziente e un ottimo compagno anche per i bambini.

CURA DEL PELO

Nonostante l’aspetto farebbe supporre il contrario il volpino è un cane che necessita di pochissima toelettatura. Il pelo di consistenza vitrea repelle in modo naturale lo sporco. Anche se si dovesse sporcare sarà sufficiente aspettare che si asciughi e spazzolarlo per riavere un cane pulito e ordinato. È possibile lavarlo con prodotti adatti una volta al mese anche se molti proprietari lo lavano 1 o 2 volte l anno, anche in questi casi il volpino non emana mai cattivo odore. Una spazzolata settimanale è sufficiente. Durante la muta che avviene 1 o 2 volte l anno è preferibile un bagnetto e spazzolature giornaliere per togliere il pelo morto, in questo modo perderà meno pelo per casa e tornerà in forma più velocemente.

Come tutti i cani bianchi, la varietà  bianca tende ad avere un problema di macchie rosse intorno agli occhi, seppur sia meglio escludere sempre patologie il problema è solitamente soltanto di tipo estetico, dovuto all ossidazione del pelo dovuta alle lacrime. Si può tenere pulita la zona con un batuffolo imbevuto di acqua borica per limitare il problema.

LUSSAZIONE DELLA ROTULA

Se nelle razze grandi è d’obbligo la certificazione per anche e gomiti, nelle razze piccole è importantissimo certificare la lussazione della rotula prima di riprodurre un soggetto. Nonostante questa certificazione non venga riportata nel pedigree è buona prassi allevatoriale fornire a chi acquista un cucciolo i risultati della visita ortopedica ufficiale dei genitori. Seppur vero che la lussazione rotulea è da considerarsi multifattoriale una predisposizione genetica è ormai appurata. I gradi di lussazione sono 4, sia in senso laterale che mediale, vengono valutati per ogni zampa. 0 equivale all assenza totale di lussazione, 4 ad una lussazione gravissima che compromette la possibilità dell’ animale di CAMMINARE. Il primo segno clinico di lussazione rotulea è una zoppia intermittente, in cui l arto rimane bloccato per qualche istante, piegato e sollevato. Normalmente i volpini italiani sono cani leggeri, dotati di buona muscolatura, su soggetti di questa razza in buona forma fisica i primi due gradi risultano essere asintomatici anche in età avanzata, è comunque bene escludere dalla riproduzione i soggetti con lussazione di grado 2. I soggetti che risultano 0 o 1 possono invece essere utilizzati come stalloni o fattrici. La certificazione ufficiale può avvenire solo dopo i 12 mesi di età e deve avvenire presso veterinari ACCREDITATI, la scelta di un professionista di altissimo livello è fondamentale essendo una diagnosi di tipo manuale senza l ausilio di diagnostica per immagini. È consigliabile una visita preventiva intorno ai 6 mesi in modo da individuare le lussazioni di grado severo, che in giovane età potrebbero non essere evidenziate da zoppie. Poter quindi intervenire chirurgicamente precocemente, favorisce enormemente il buon esito dell intervento. Nei casi più lievi, i più difficili da individuare, il veterinario potrà consigliarvi l uso di integratori o condro protettori specifici. La visita è sicura, non invasiva e non dolorosa. La scelta di cuccioli provenienti da genitori certificati, la corretta gestione del cucciolo, sia in termini di attività fisica che alimentare, riducono drasticamente l’insorgenza di questa patologia sempre più diffusa in tutte le razze piccole.

Presentazione a cura di Cinzia Vicini